Ciao a tutti,
finalmente il 31 ottobre 1 e 2 novembre il nostro viaggio è cominciato!
Noi ragazzi del Reparto Sud ci siamo incontrati a Capranica (Viterbo) per vivere un’esperienza bellissima che sicuramente non dimenticheremo.
Questo primo campetto di selezione è iniziato con l’imbarco sul treno che ci porterà al Jamboree, dove i nostri super capi Ale e Bounty ci hanno consegnato il biglietto internazionale Italia-Giappone.
Dopo ci siamo sistemati nelle camere, abbiamo fatto amicizia tra di noi, abbiamo conosciuto le altre cape , Ale e Chiara, gli IST e abbiamo cenato tutti insieme.
Poi ci siamo riuniti in un bel fuoco di bivacco, animato dalla nostra capacità di improvvisazione.
Lì abbiamo scoperto il nome di questo reparto: Eduardo De Filippo, grande drammaturgo napoletano.
Il mattino seguente ci siamo svegliati belli carichi e abbiamo iniziato delle attività che ci hanno aiutato a scoprire il Giappone.
Ci siamo immedesimati in disegnatori di manga e di fiori di ciliegio, abbiamo costruito delle bambole kokeshi e decorato tutti insieme la nostra valigia del piccolo viaggiatore.
Quindi abbiamo guardato i nostri video di presentazione.
Alla sera , tra cartelloni, canzoni, costumi e scenette, abbiamo conosciuto le varie regioni di provenienza e abbiamo gustato i deliziosi piatti tipici.
Successivamente abbiamo avuto un momento di riflessione.
Ad alcuni di noi era stato chiesto di portare una nostra foto significativa, ad altri un oggetto a cui erano particolarmente legati, qualcuno ha portato la bandiera del paese che vorrebbero visitare.
Abbiamo letto delle poesie su temi delicati come la shoa, l’emigrazione e i bambini africani malati.
In questa attività ognuno ha scelto un’immagine o un oggetto per ogni tipologia e spiegare perché ne era stato colpito.
Prima di andare a dormire abbiamo fatto volare delle lanterne ed espresso un desiderio, per me è stato un momento molto toccante.
Domenica mattina abbiamo provato a fare le magliette di reparto e composto la scritta JAMBOREE 2015 con dei fogli su cui dovevamo scrivere cosa ci aspettiamo dal Jamboree e cosa vogliamo portare di nostro.
Abbiamo scattato tantissime foto di gruppo, tra cui quella dove, con i nostri corpi, abbiamo formato il simbolo del jamboree.
È stata un’impresa riuscirci, ma cooperando e unendo le nostre idee è venuta benissimo 🙂
Abbiamo concluso con il quadrato di chiusura e, dopo esserci salutati, ognuno è tornato a casa.
È stata un’esperienza splendida. Ho conosciuto tantissime persone nuove ed ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa.
È stato bello mettersi in gioco e sentirsi parte di un gruppo composto da elementi tanto diversi tra loro, ma allo stesso tempo simili.
È difficile credere come persone che non si erano mai viste prima, in soli tre giorni, siano riuscite a formare un legame così forte, eppure… è stato così.
Per me già questo è stato un piccolo jamboree, figuriamoci cosa sarà quello vero…!!
Comunque vadano le selezioni, sono contentissima di aver partecipato e ringrazio i miei capi reparto per avermi dato l’opportunità di andare, i capi del reparto di formazione che ci hanno fatto passare dei bellissimi momenti e soprattutto ringrazio gli altri esploratori, i miei compagni di viaggio, perché solo loro potranno davvero capire le mie parole.
Buon cammino!
Letizia, Reparto Elfi Reggio Emilia 3