Diario del Primo Campetto
(Bologna-Vignola, 31/10/2014 – 2/11/2014)
L’appuntamento è a Bologna Centrale, tra le cinque e le sei del 31 ottobre: inizia il viaggio del Clan IST Donatello! I componenti sono per la maggior parte vèneti (dalle provincie di Verona, Vicenza, Venezia, Treviso e Padova) ed emiliano-romagnoli (dalle province di Bologna, Reggio, Piacenza, Forlì Cesena, Ravenna, Rimini), ma c’è anche una componente laziale (come vedremo in seguito, una vera “romana de Roma”).
Nel marasma della stazione mi sforzo di trovare un gruppo di una ventina di scout: sono fuori, in cerchio, ad ammirare infreddoliti il grande orologio analogico, fermo ancora sulle 10,25 dalla Strage di Sabato 2 Agosto 1980. Riconosco qualche faccia, ci siamo già visti -più abbronzati- a San Rossore. Mentre attendiamo i ritardatari ci presentiamo con un gioco, suscitando l’interesse di un simpatico senzatetto di nome Michail.
La nostra guida è la nostra scolta Marta, bolognese DOC, che ci mostra le bellezze del suo centro storico. Non può mancare la foto di gruppo di fronte alla chiesa di San Petronio, il patrono della “Dotta”!
Raggiungiamo la chiesa di San Giovanni in Monte, sede del gruppo scout Bologna 3, il luogo dove trascorreremo la notte. Ci facciamo un tè, e poi da bravi scout, ceniamo. Tutti i pasti del campetto hanno provenienza regionale: infatti ciascuno di noi si è presentato con una specialità tipica della propria cucina locale. Sotto con bigoli al ragù, cotechino e fagioli, gnocchi alla zucca, gramigna con salsiccia, montasio e polenta, erbazzone, sbrazaledon, pandoro… Complimenti ai cuochi!
E’ Halloween! La sera riportiamo in vita orribili creature. Esemplari i nostri capiclan: qui vediamo Cristina, una malvagia strega, e Sergio, una sorta di “bimbo-hulk” assassino.
Il giorno seguente ci avviamo verso la Stazione: rotta Vignola! Sulla via troviamo un Hotel con il nome del nostro clan. Meglio immortalare questo magico e irripetibile momento.
Dopo un breve tratto di treno si riparte con le proprie gambe. “Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi”. Ed entriamo nella provincia di Modena. (Nella seconda foto, a sinistra, potete ammirare Nausicaa, la “romana de roma” di cui vi parlavo).
Ora la nostra guida è la vignolese Alice, che ci mostra l’azione di coraggio (in vista della passata Route Nazionale 2014) svolta dal suo clan Vignola 1 l’anno scorso. Con l’aiuto dell’amministrazione comunale e Libera (Gruppo Niscemi di Savignano), hanno risistemato (e organizzato attività di informazione) in un area verde di Savignano sul Panaro, intitolandola a Lea Garofalo, testimone di giustizia vittima della ‘Ndrangheta. Il parco ora si chiama “Parco del Coraggio” e contiene un percorso di pensieri pirografati di personalità famose -e non- sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. Ci fermiamo per visitarlo.
Proseguiamo, e raggiungiamo Vignola, dove ci sistemiamo nella sede del gruppo di Alice. A pranzo svuotiamo il rifornimento di “tigelle” (con salumi vari) fornitoci dalla fantastica famiglia di Alice, e dopo una improbabile partita a calcio riusciamo a immortalare il nostro fotografo e capoclan, super-Giangio, durante la pennichella pomeridiana.
Dopo le attività di presentazione delle nostre comunità, tradizioni, usanze, è tempo di cibarsi. E via con piadine e affettati, soppresse con e senza aglio, per chiudere con la combo tutta piacentina di Busslanein e Malvasia. (Siamo sempre a mangiare! ndr)
Il mattino seguente ci sorprendono due individui che danno l’idea di essere importanti. Sono Nicolò, il Capo-contingente FIS e Paolo, il responsabile dell’Area Comunicazione. Con loro poi anche Letizia e Alessio, i responsabili dell’Area IST. Hanno con sé i fazzolettoni di contingente. Ha inizio la cerimonia! Sulle parole de “La spiritualità della strada” di Don Giorgio Basadonna il clan Donatello entra ufficialmente a far parte del contingente italiano.
Giappone, arriviamo! WA!
articolo di Francesco Brianzi (Maestrale Effervescente)