UNA TAPPA DELLA NOSTRA VITA: JAMBOREE 2015 – JAPAN Reparto Tonino Bello

Jamboree, un raduno mondiale di più di 30.000 scout provenienti da tutti i continenti con lingua, storia, tradizioni, aspirazioni, cultura e cibi differenti… Sarà un arcobaleno di colori e di profumi!
Secondo voi cosa avrà provato un semplice ragazzo tra i 13 e i 15 anni dopo aver saputo di essere stato scelto come ambasciatore della nostra bellissima Terra? Il primo sentimento naturalmente è stato l’incredulità: Sono in un sogno…? Non avranno sbagliato indirizzo mail? Invece no, sono stato scelto veramente. Come me centinaia, migliaia di ragazzi avranno provato le stesse sensazioni, sicuramente difficili da spiegare. Ma la domanda che sicuramente ognuno di noi si sarà posto è: Sarò all’ altezza di rappresentare il mio Paese e il mio reparto? In ogni ragazzo saranno sorti dubbi, incertezze, paure ma anche tanto entusiasmo, tanta grinta e tanta voglia di fare del proprio meglio per riuscire a portare avanti e a condividere questo sogno.
Nonostante tutti questi pensieri, ecco tutta la Puglia, rappresentata da 36 ragazzi e 4 capi radunati a Copertino (LE) al Santuario della Grottella dove si è tenuto il primo campetto pre-Jamboree il 6-7-8 Dicembre 2014 in preparazione a questo grande evento che si tiene ogni 4 anni e che nel 2015 avrà luogo in Giappone.
Tutti i ragazzi si sono incontrati con tanta voglia di fare ma soprattutto con tanto spirito di fratellanza e di unità (quest’ultimo sarà il tema del Jamboree).
Immaginare tantissimi reparti di tutta Puglia riuniti in uno solo è un qualcosa di fantastico, di cui noi dobbiamo essere orgogliosi ma rispettosi versi i nostri fratelli che non hanno avuto la stessa opportunità; dobbiamo condividere l’esperienza affinché tutto ciò che verrà fatto e verrà detto non resti nelle nostre menti e nei nostri cuori, ma diffuso agli altri. Noi dovremmo essere gli occhi e le orecchie del nostro reparto di provenienza, che va reso partecipe.
Il reparto rappresentato da esploratori e guide tutti pugliesi si chiama ‘Tonino Bello’, grande personaggio religioso che si è battuto per la pace in tutto il mondo. E’ su di lui che si è parlato durante il campetto.
Ma partendo dall’inizio, i ragazzi si sono trovati a Copertino, con i capi dei loro reparti di provenienza e hanno cominciato a fare subito amicizia. Il campetto si è aperto con un cerchio, in cui tutti insieme si è cantato. Le attività sono incominciate con l’arrivo di un “anonimo cantante” che ha chiesto a noi di imparare a cantare una canzone. Le attività del primo giorno sono state le più svariate, a partire dal metterci in ordine per età, numero di scarpa, data di nascita,… e proseguendo con l’arrivo di quattro giapponesi a cui dovevamo presentarci con i costumi tradizionali del nostro paese di provenienza. I quattro giapponesi naturalmente erano simulati dai nostri capi presentatisi prima: i capi reparto sono Fausta, molto dolce e brava nell’esprimersi, Enzo, simpaticissimo, tanto simpatico da fare una battuta ad ogni parola; l’aiuto capi è Antonio, molto attivo e presente; ultimo ma non per ultimo l’assistente spirituale, Don Andrea, giovanissimo da non sembrare neanche un prete ma uno di noi. Date le proporzioni ridotte dei capi maschi in altezza, si sono autodefiniti ‘Cenerentola e i tre nani’.
Il secondo giorno è stato quello più intenso: sveglia presto, colazione e partenza per Alessano, luogo di nascita e luogo dove Don Tonino ha vissuto la maggior parte della sua vita. Una volta radunati ad Alessano, ci siamo messi in cerchio attorno alla tomba di Don Tonino Bello. Lì abbiamo cantato e pregato. Per continuare l’attività, i capi ci hanno diviso in quattro gruppi che sono andati in giro per Alessano a incontrare i cari di don Tonino Bello per raccogliere quante più informazioni possibili. Al ritrovo, abbiamo visitato la sua casa, dove abbiamo riflettuto molto sulla sua vita e sul senso di ciò che ha fatto.Ci siamo incontrati nella sede della Fondazione “Tonino Bello” con i cari di Don Tonino e il presidente della fondazione stessa, il sig. Giancarlo Piccinni, che ci hanno gentilmente illustrato il senso di ciò che fece Don Tonino, le sue azioni di bene più importanti e la sua vocazione. Alla fine della visita abbiamo partecipato alla Santa Messa celebrata da Don Andrea. Dopo abbiamo tolto i fazzolettoni rappresentanti i nostri reparti e i capi ci hanno affidato il fazzolettone del contingente italiano: tutto blu rifinito con un bordo tricolore. Il nuovo fazzolettone ha incorniciato l’appartenenza reale al nuovo reparto. I sentimenti provati in quel momento sono stati forti e indescrivibili… lascio ad ogni lettore immaginare…
Tornati a Copertino i capi hanno formato le quattro squadriglie(sq.), due maschili(Cervi e Orsi) e due femminili(Puma e Leonesse).
Il terzo e ultimo giorno ci siamo preparati ad accogliere i nostri genitori. Con loro abbiamo partecipato alla Messa dell’Immacolata celebrata da Don Eugenio. L’omelia era rivolta a noi facendoci notare la differenza tra il turista e il pellegrino: il turista è colui che va in un luogo per goderselo, per fare una vacanza e per cui è importante solo la meta del viaggio, il pellegrino, invece, è colui che va in un luogo per un fine spirituale e che ha a cuore l’intero viaggio da compiere.
Un altro bel momento è stato il pranzo con tutti i genitori che hanno avuto modo di conoscersi e di esprimere la propria gioia per l’esperienza che affronteranno i loro figli, gioia ricca anche di timori in un certo senso fugati dalla meticolosa illustrazione e descrizione dei capi di come tutto è stato organizzato e pianificato.
Così si è concluso il campetto, una tappa questache ha tracciato il sentiero da seguire verso tutte le altre tappe sino a quella del Jamboree nel lontano ma già così vicino Giappone.Siamo solo all’inizio è già ci siamo lasciati con nel cuore un segno profondo e indimenticabile.
Arrivederci a Molfetta per il mese di Aprile dove saremo dinuovo tutti insiemeper il secondo campetto pre-Jamboree.
 
Samuele Nocera
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