È a una quarantina di giorni dalla partenza per il Jamboree che si è svolta l’ultima uscita di preparazione a questo grande evento che tutti noi aspettiamo da tempo con gioia.
La maggior parte dei componenti del nostro reparto si è ritrovato il 12 sul treno che da Piacenza arriva a Bologna, pieni di energia, pronti per il campetto e contenti di riabbracciare compagni di viaggio. Arrivati al capoluogo emiliano abbiamo incontrato i capi che ci hanno accompagnati a Brisighella in pullman.
Al paesello abbiamo incontrato il reparto romagnolo Laura Bassi, con il quale abbiamo raggiunto il posto con una faticosa, ma soddisfacente, salita di un’ora.
Dopo esserci sistemati, abbiamo ricevuto il kit del partecipante, composto da uno zainetto, che come i capi ci hanno spiegato, sarà utile durante le attività del Jamboree, due magliette e diversi distintivi del contingente. Inutile dire che siamo andati in visibilio e abbiamo indossato subito le magliette.
La sera abbiamo potuto mettere alla prova le nostre tecniche espressive partecipando a stand che hanno proposto attività sull’improvvisazione, sulle ombre cinesi, sulla pittura delle mani e sui bans, seguendo il grande regista e premio Oscar Miyazaki.
Il giorno dopo abbiamo vissuto una mattinata simile a quelle previste al Jamboree: sveglia, colazione, e via che si parte per nuove avventure, pronti ad esplorare la natura, a scoprire nuove ricette o ad affrontare importanti tematiche come ad esempio i diritti umani; con la mia sq e una del reparto Bassi, ho avuto modo di riflettere su personaggi come Gandhi, Malala, Mandela e Bhatti, sulla loro vita e sulle loro lotte per i diritti, rispettivamente, degli indiani, delle donne e dei bambini, dei neri in Sudafrica e della libertà di culto in Pakistan. Dai loro ideali abbiamo preso spunto per creare a gruppi una lista di diritti che riteniamo fondamentali; è emerso che oltre ai bisogni fisici (nutrimento, riparo, acqua, …) sono importantissimi anche quelli psicologici (espressione di sé, istruzione, rispetto, …). Attraverso una riflessione sulla dichiarazione universale dei diritti umani, abbiamo realizzato che alcuni dei ragazzi che incontreremo durante il Jam non hanno nei loro rispettivi paesi garantiti tutti i diritti.
Il pomeriggio invece è stato dedicato a un momento personale in cui ci siamo posti delle mete che possano farci progredire nel nostro sentiero scout anche là in Giappone; successivamente a un momento di sq, dove i componenti si sono spartiti i posti d’azione (cuoco, traduttore, maestro dei giochi, eccetera); e poi finalmente i capi ci hanno rivelato le coppie della Home Hospitality: è stato bello vedere nel volto di tutti la contentezza per gli abbinamenti.
La giornata si è conclusa con una via crucis preparata dai capi, in cui abbiamo avuto l’occasione di riflettere sulla Passione e in particolare su passi di cui poco si discute, come ad esempio Simone di Cirene che aiuta Cristo a portare la croce nonostante non lo conosca. Mettersi al servizio degli altri è un elemento della Legge Scout (“Si rendono utili e aiutano gli altri”). Al Jam, nella zona “Faith & Belive” avremmo l’opportunità di spiegare aspetti della nostra religione a ragazzi di altre culture mediante attività simili.
L’indomani, smontate le tende e fatti gli zaini, sono venuti a salutarci Elena e Giangio (gli incaricati regionali della nostra branca, già citati nei articoli precedenti) che hanno portato in dono ai due reparti le bandiere che sventoleranno al vento del Giappone sul nostro alzabandiera. Dopo il pranzo siamo dovuti ripartire, salutando gli amici dell’altro reparto e ripercorrendo ciò che prima era una faticosa e silenziosa salita, divenuta in quel momento una discesa dove cantare tutti insieme.
L’uscita si è conclusa come era iniziata; con il viaggio in treno, dove man mano abbiamo salutato i compagni che scendevano alle stazioni delle loro città, ma con la consapevolezza che tra poco più di un mese ci saremmo ritrovati su una corriera verso Milano Malpensa, per poi volare fino al Giappone.
A presto amici! -39!!!
Davide
Emilia Romagna 1
Federico Fellini