I rifiuti oramai sono diventati un problema spesso difficile da gestire, a causa dell’immondizia si è venuta a formare l’isola di plastica, molti animali sono morti e continueranno a morire.
Le banche dati sui rifiuti urbani e speciali raccolgono ed organizzano i dati acquisiti ed elaborati dalla sezione nazionale del Catasto Rifiuti. Queste banche contengono le informazioni sulla produzione e sulla raccolta differenziata, sui costi di gestione dei servizi di igiene urbana e sugli impianti di gestione contengono le informazioni sulla produzione con dettaglio regionale.
In base ai dati raccolti è risultato che nella raccolta differenziata: il nord con una media del 64% e quasi tutte le province sopra il 50%, il centro 48,6% mentre il sud con situazioni fortemente arretrate non raggiunge la media del 38%.
Per i rifiuti rimane un forte squilibrio sugli impianti soprattutto in relazione ai target europei: un settore che avrebbe bisogno di investimenti per almeno 4 miliardi di euro,
Gli investimenti complessivamente realizzati dai gestori del campione nell’arco temporale 2012-2017 ammontano a 1,4 miliardi di euro, pari a 82,5 euro per abitante in sei anni (14 euro a testa all’anno). Il 46% degli investimenti è destinato alla raccolta e allo spazzamento, mentre il 54% agli impianti di selezione, avvio a recupero e smaltimento.
Come ben sappiamo Roma negli ultimi anni sta diventando una discarica a cielo aperto, la gente si sente a disagio quando cammina per alcune strade dovendo fare lo slalom tra la sporcizia, o quando si ritrova a tapparsi il naso vicino ai cassonetti.
In tutta la città è attiva la raccolta differenziata, porta a porta o stradale, con la separazione di scarti alimentari e organici, vetro, contenitori in plastica e metallo, carta e rifiuti non riciclabili.
L’associazione Legambiente ha fatto alcune proposte per cercare di risolvere la situazione aspirano ad aumentare il riciclo e renderlo più semplice possibile cosicché possa arrivare a tutti, ad aumentare gli impianti di compostaggio, a utilizzare meno plastica monouso nei supermercati.
Hanno intenzione di instituire tariffe puntuali per ridurre la produzione dei rifiuti e un’ecotassa in discarica.
Noi possiamo fare qualcosa per fermare questo disastro ambientale?
la risposta è sì, se solo imparassimo a fare la raccolta differenziata nel modo giusto.
La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro, dell’ambiente in cui viviamo ma soprattutto delle generazioni future: riusare, riutilizzare e valorizzare i rifiuti, dalla carta alla plastica, al vetro, al legno, ai medicinali, alle pile esauste contribuisce a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco.
Ciò che penso è che le persone non badano abbastanza a ciò che fanno con i rifiuti, non tengono conto del male che fanno a loro stessi e a chi gli sta intorno, perché siamo tutti buoni a parlare, a criticare…ma quanti veramente fanno una giusta raccolta differenziata? immaginiamo un gruppo di amici, venerdì sera, mangia la pizza…danno per scontato che il cartone della pizza vada buttano nella carta, perché sembra logico, ma sono questi errori, questa negligenza, ci fa ritrovare in questa situazione.
Ci lamentiamo del buco nell’ozono, delle strade sporche, ma la gente dovrebbe usare la frase “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” come stile di vita e non come stato di whatsapp.
Velia Latini