28 marzo, ultimo campetto prima del Jamboree.
Appena ci siamo riuniti, Sardi e Romani, ci siamo salutati con immensa gioia e voglia di affrontare una nuova avventura insieme.
Dopo esserci sistemati nelle tende, siamo partiti alla ricerca della legna per il fuoco serale.
Ci siamo divisi per squadriglie e abbiamo realizzato, con un po’ di difficoltà, le bandierine.
Con il guidone in alto abbiamo presentato le nostre 4 squadriglie: le meduse, le fenici, i falchi e i camaleonti.
Rimessi in cerchio, ci hanno consegnato finalmente i fazzolettoni del contingente italiano.
Cena con specialità sarde, sconosciute per noi romani come zuppa gallurese o il pane Carasau anche chiamato “carta da musica”.
Dopo un pò di tempo libero, signore e signori ha inizio il fuoco della tradizione, armati di torce, dopo la cerimonia, ci siamo seduti.
I capi hanno introdotto i temi delle sfide con delle scenette e tutti insieme abbiamo parlato di cosa avevamo fatto.
Dopo canti e bans si è concluso il primo giorno del nostro campetto.
Il risveglio è stato tranquillo, dopo un po’ di ginnastica a ritmo di musica ed una buona colazione ci siamo preparati e abbiamo fatto il nostro primo quadrato.
Ci hanno lanciato le missioni di squadriglia, ognuno in un posto sconosciuto e sperduto della Sardegna.
Siamo andati alla stazione di Elmas e da lì ha avuto inizio la nostra avventura.
Ci siamo ritrovati tutti nell’anfiteatro di Marina piccola dove abbiamo pranzato e poi siamo andati a riposarci sulla spiaggia fino all’arrivo di tre ragazzi con i quali abbiamo fatto un’attività tutta in inglese divisa in 4 step.
Nel primo abbiamo fatto delle interviste a delle persone sulla spiaggia, nel secondo abbiamo tradotto delle cose che saranno necessarie al jamboree e negli ultimi due abbiamo tradotto delle frasi di alcuni servizi che troveremo.
Tornati al campo dopo esserci truccati, mascherati abbiamo fatto un quiz su “el dia de los muertos” poi c’è stata la cena.
L’anima della festa è stata il nostro capo Giulia che ha animato la serata, abbiamo ballato fino all’ora di andare a dormire. E così anche il secondo giorno di campo, tra balli e risate, è finito.
Terzo ed ultimo giorno, dopo la colazione e l’ultimo alzabandiera abbiamo iniziato a smontare le tende e a fare gli zaini. Una volta finito di smontare il tutto abbiamo costruito delle mazze per fare un torneo di lacrosse, un gioco canadese, tra squadriglie. Più tardi c’è stato il pranzo e dopodiché era rimasto solamente il tempo per gli ultimi servizi e per un po’ di riposo che alcuni di noi hanno passato giocando a calcio. Siamo stati poi chiamati per il nostro ultimo quadrato per salutarci.
See you