“Ci rivedremo a marzo! “è stata l’ultima frase che i nostri capi reparto ci hanno rivolto prima di concludere il primo campetto per il Jamboree. Con nostra grande gioia, non era la verità! Infatti, il 17 febbraio ci siamo riuniti tutti insieme ad Ancona, in contemporanea all’incontro di formazione Botteghe Del Capo.
Eravamo tutti molto emozionati di rivederci, e gli abbracci non sono mancati di certo.
Una volta arrivati tutti, ci siamo spostati verso il parco della Cittadella.
La prima attività consisteva in un piccolo momento di verifica molto personale: ognuno, in solitudine, doveva disegnare su un foglio il proprio rapporto con il nuovo reparto, l’impressione che ci aveva lasciato il campetto precedente e come stavamo vivendo il percorso di preparazione al Jamboree. I lavori sono venuti tutti bellissimi, ed è stato piacevole riuscire ad avere molte visioni diverse. Subito dopo abbiamo avuto qualche momento di libertà, che abbiamo passato giocando tutti insieme e chiacchierando.
I nostri stomaci avevano già cominciato a gorgogliare, perciò ci hanno presto chiamati in cerchio per divorare il pranzo che ci eravamo portati.
Sazi e felici, abbiamo iniziato il secondo gioco: pronti con l’applicazione di scanner del QR code del telefono in una mano e la nostra competitività nell’altra, dovevamo tornare dai capi di tutta la regione (che nel frattempo si stavano godendo la pausa pranzo dell’evento di formazione a loro dedicato), e chiedere il codice QR che avevano ricevuto a inizio mattinata al momento dell’iscrizione. Una volta scannerizzato il codice poteva risultare vincente o perdente. In caso di vincita, dovevamo filmare il capo a cui apparteneva il codice mentre ci lasciava un augurio o un messaggio di pace da portare con noi al Jamboree. In caso di perdita… Beh… C’era una magnifica cornice a forma di post instagram in cui farsi le foto!
La gara a chi raccoglieva più codici vincenti è scattata subito.
Finita la sfida ci siamo riuniti in cerchio per il solenne momento della consegna dei fazzolettoni: la staff, i responsabili regionali e l’AE delle Marche in riga da una parte e noi divisi in squadriglie a completare il quadrato; al centro un vaso trasparente in cui ognuno di noi, a rotazione, doveva versare una manciata di terra proveniente dalla propria città o dal proprio giardino, e circondarlo con il proprio fazzolettone. Dopo averlo fatto, di fronte ai capi e ai propri compagni, si riceveva il tanto atteso fazzolettone di contingente, i distintivi del reparto delle Marche per la camicia, e i bottoni per la cintura.
Finito il giro, abbiamo recuperato i fazzolettoni che coprivano il vaso, circondandolo di colori, e abbiamo rivelato la “magia”: tutte le terre, di diverse consistenze e sfumature, avevano formato una bellissima composizione, che ci ha fatto riflettere su quanto, con le nostre differenze e unicità, pregi e difetti, uniti insieme creiamo qualcosa di meraviglioso.
Dopo qualche momento passato a timbrare le nostre carte dell’ambasciatore e le nostre cinture, abbiamo concluso con un’enorme messa tutti insieme, capi da tutta la regione e noi del reparto marchigiano.
Gli abbracci e i saluti sono stati lunghi, ma ormai non temevamo più il tempo: il secondo campetto sarebbe stato vicino, e noi non vedevamo l’ora di ritrovarci.