L“È fatta, ormai ci siamo quasi!”
Mancava solo un mese alla partenza quando ci siamo tutti riuniti per un ultimo incontro ad Ancona, il 29 giugno. Emozionati, durante il pomeriggio abbiamo rivisto insieme tutte le informazioni tecniche che dovevamo memorizzare per la vita di reparto e squadriglia al campo. La cucina, la spesa, il lavaggio… Non hanno più segreti per noi ormai!
La sera, dopo una lunga e allegra cena al sacco, i nostri capi ci hanno presentato una specie di gioco dell’oca; il tabellone era uno spazio di cortile davanti a noi, con un percorso tracciato da fogli di carta numerati. L’arrivo era costituito dai tre mondi che ci avevano accompagnato nelle precedenti uscite.
Si giocava per squadriglia e per muoversi si doveva tirare un grosso dado e rispondere alla domanda (sempre riguardante le informazioni spiegate quel pomeriggio) che ti veniva posta, relativa alla casella in cui finivi. Dopo che tutti fummo riusciti a raggiungere l’arrivo, i capi ci diedero il loro augurio per l’importante avventura che stavamo per intraprendere, rassicurandoci e spronandoci. Ci eravamo preparati per tutto l’anno, e nonostante ci fossero ancora delle cose da sistemare e qualche timore da superare, il nostro proposito sarebbe dovuto essere quello di divertirci, imparare e assorbire tutto quello che la nostra esperienza al jamboree ci avrebbe potuto dare.
In conclusione della serata, ci hanno lasciato del tempo per scrivere una lettera a noi stessi del futuro. Avevamo l’opportunità di mettere sulla carta un augurio, un progetto, un traguardo, un messaggio da rileggere una volta ritornati a casa, per magari scoprire i cambiamenti avvenuti in noi stessi grazie a questo grande viaggio.
La mattina dopo ci siamo diretti al Parco della Cittadella per prendere parte, un po’ come ospiti, un po’ come partecipanti, alla festa delle specialità di squadriglia.
Lì ci siamo divisi: chi di noi doveva esporre il suo lavoro per la specialità è andato a cercare la sua squadriglia, gli altri si sono spostati in una parte silenziosa del parco per provare i canti della messa, che si è tenuta dopo il pranzo fatto tutti insieme. Successivamente c’è stata la consegna delle bandierine, e le squadriglie orgogliose hanno tutte ricevuto il premio per i loro bei lavori.
Finita la cerimonia, ci siamo radunati in cerchio poco distanti dagli altri per darci il saluto finale. A quel punto anche i nostri capi hanno ricevuto ufficialmente il mandato di rappresentanti in West Virginia dagli incaricati regionali.
Dopodiché ci siamo dati appuntamento al 22 mattina, e siamo tornati a casa, felici e impazienti per la partenza ormai imminente.