Emozioni, colori, incontro, festa, musica: queste e tante altre potrebbero essere le parole che raccontano l’inizio ufficiale del Jamboree 2019.
Una cerimonia, quella di inaugurazione, tenutasi in un clima di festa, con 45 mila scout che nell’arena centrale hanno dato il via a questa unica esperienza.
Dopo il saluto di Craig Turpie, chairman di WOSM, si sono susseguiti sul palco una serie di momenti alcuni più istituzionali, come la recita della promessa ed appunto, i saluti ufficiali per poi passare al concerto dei Recycled Percussion gruppo musicale che aveva come particolarità quello di suonare con strumenti riciclati o con oggetti di uso comune come ad esempio una scala a pioli. La perplessità iniziale ha lasciato immediatamente spazio ad una serie di balli scatenati e contagiosi che hanno coinvolto tutti i partecipanti mentre piano piano la sera scendeva e rendeva l’atmosfera unica ed irripetibile.
Classica la cerimonia delle bandiere, con i portatori delle bandiere di tutte le nazioni che si sono alternati in una lunga passerella e poi sul palco in un tripudio di sventolio che rappresenta non solo l’incontro tra nazioni, ma la potenza vera del Jamboree, “marmellata” di persone, Paesi e storie.
Ma è la conclusione il vero pezzo forte della serata con uno spettacolo di droni i quali grazie a una serie di movimenti coordinati hanno animato e rappresentato varie immagini e figure, dal giglio scout al logo del Jamboree passando per l’orso, mascotte dell’evento, ed arrivando al saluto scout. Un momento toccante, mai vissuto prima in nessuna altra cerimonia e che ha stupefatto l’intero Jamboree.
Adesso si entra nel vivo del campo con le varie attività, con i momenti di incontro, con le altre cerimonie. Si parte alla grande perché da oggi si parte per sbloccare il nuovo mondo.
Francesco Scoppola