Il 4 di Gennaio, in un piccolo gruppo di undici ragazzi del Reparto Federico Fellini, accompagnati dai capi, ci siamo ritrovati a Fornovo per incontrare il Reparto Centro Italia del CNGEI, che parteciperà con noi al Jamboree. Al nostro arrivo eravamo un po’ timidi perché gli scout e le guide dell’altro reparto erano molti di più (circa 50) ed erano pieni di energia; ma dopo esserci presentati, siamo stati trascinati da questa loro caratteristica e quindi anche noi ci siamo uniti alla festa!
Subito dopo si è svolta un’attività riguardante la lingua e la cultura del Paese che ci ospiterà, gestita dalla Comunità Giapponese di Parma: grazie a loro abbiamo imparato le basi della lingua e le frasi più utili per esprimerci (eh sì, in Giappone non parlano l’Inglese) quando staremo per tre giorni in famiglia. Ci hanno anche insegnato a usare le bacchette per mangiare (e non come disse qualcuno, per acchiappare le mosche), alcuni origami e soprattutto il comportamento da tenere e i piccoli ma fondamentali, gesti tradizionali da compiere ogni volta che si entra o si esce dalla casa, quando si mangia, eccetera eccetera. La parte più divertente è stata quella in cui ci hanno spiegato come funziona il bagno (ipertecnologico e con mille bottoni) con la ripetuta avvertenza di chiedere ai padroni di casa quali sono i giusti comandi da attivare per non fare danni!
Come noi al nostro primo campetto, anche loro hanno incontrato il capo del loro contingente, Filippo, e lo abbiamo accolto tutti con gioia, ma con particolare vigore (sempre per via della loro grande energia) i ragazzi del CNGEI. Ha salutato i rappresentanti Giapponesi e noi del reparto Federico Fellini, con l’augurio di ritrovarci al Jamboree.
Come ultima cosa noi dell’AGESCI, divisi in tre gruppetti, abbiamo proposto loro delle attività inerenti al Giappone e allo scoutismo e mentre le svolgevamo, abbiamo avuto il tempo di conoscere la loro associazione e viceversa.
Questo incontro è stato molto utile perché siamo entrati in contatto con una realtà diversa dalla nostra con il loro modo molto vivace di essere scout, ma anche perché abbiamo potuto rincontrare i nostri compagni di reparto!
Reparto Federico Fellini
Emilia Romagna 1
-Road to Japan…abbbbestiaa- Reparto Toscana Tiziano Terzani
Un fazzolettone unico, che fico!
Arrivo, sbalzato in quella magica realtà parallela da cui mai smetterò di essere dipendente e non conosco nessuno. Tanti colori al collo di chi è attorno a me che non mi dicono quasi niente. Trentanove persone nuove. Trentanove gruppi diversi. Tutti di fronte a me, come all’improvviso. Non so nulla di loro, se non che questa estate passeranno due settimane in Giappone, con me. Sono lì ma la testa non è collegata: non so se devo pensare a come saranno quei quindici giorni, al mio reparto o a me ora come ora. In ogni caso parto, comincio a camminare insieme a tutti gli altri dietro quei quattro sconosciuti che si nascondono dietro la parola “capo”. Sono loro! Quelli della foto! Niccolò, Christian, Eleonora e don Simone… E piano piano tutto è più chiaro: noi siamo il Reparto Tiziano Terzani! E poi le squadriglie: i Falchi, le Piranha, i Cobra e le Zebre! E quei mitici fazzolettoni tutti blu con il bordo tricolore! Noi stiamo andando al Jamboree! E non c’è più tempo né spazio per nient’altro!!!
Così, il 22 novembre, nella base Scout di Sereto, si è materializzato il Reparto Tiziano Terzani e per la prima volta i ragazzi toscani hanno avuto modo di verificare realmente il buon esito delle loro richieste e di toccare con mano quello che per ora rimaneva il sogno chiuso nella realtà virtuale delle e-mail, ossia essere i fortunati che a fine luglio 2015 s’imbarcheranno per il Giappone.
Una nostra prima conoscenza è avvenuta attraverso i cinque sensi. Dopo danzine e giochi per scaldare l’atmosfera ci siamo suddivisi in squadriglie in base al nostro alito, un metodo forse insolito, ma devo ammettere molto efficace per riconoscersi (rileggendo bene la lettera di convocazione eravamo stati avvertiti…)! E nel tardo pomeriggio abbiamo avuto il tempo di completare le presentazioni con il materiale che ognuno aveva preparato a casa.
Dopo gusto e olfatto, l’udito: capi e organizzatori a livello internazionale ci hanno parlato della loro esperienza al Jamboree, permettendoci di mettere ancora più a fuoco l’evento che ci ha riuniti assieme in questi giorni; ma sono state soprattutto le travolgenti testimonianze di tre gasatissime ragazze, reduci dal precedente Jamboree, a trasmetterci quel testimone di entusiasmo che abbiamo volentieri raccolto e che porteremo con noi fino all’estate -e forse per tutta la vita. A proposito delle ragazze, non s’è capito se le abbiano mandate a parlarci della loro esperienza per spiegare a noi di cosa si trattava o nella speranza di uno sfogo definitivo che le potesse portare a chiudere per sempre le loro bocche sull’argomento “Jamboree 2011” -che evidentemente fa ancora fatica a sopirsi.
Alla sera, e poi ancora domenica, abbiamo sperimentato tutti -e quando dico “tutti” vuol dire veramente tutti- gli aspetti della cucina toscana nelle sue peculiarità e assaggiato da veri esperti i piatti tipici delle città di provenienza; da questa iniziativa è emersa in particolare la smaccata simpatia della cucina toscana per i “Fagioli all’uccelletto” che sono stati riproposti in tutte -ma proprio tutte- le salse possibili.
L’indigestione di cibo e di emozioni non ci ha impedito la domenica mattina di dare l’avvio alla stagione sportiva: anche in questo campo abbiamo scoperto che la nostra squadra può contare su campioni di talento non comune -soprattutto nel comparto femminile- che ci hanno convinto che, anche nel settore sportivo, saremo degni ambasciatori della nostra regione in Giappone.
Sì, perché con il passare delle ore è piano piano cresciuta in noi questa consapevolezza e convinzione di essere pronti a partire per rappresentare l’Italia e gli scout al Jamboree 2015. A celebrare il momento solenne della nostra “investitura” ci sono stati consegnati un taccuino e dei fantastici sacchettini in juta che ci accompagneranno nel nostro cammino fino al Grande Evento.
L’incontro si è concluso con la Messa e l’interminabile riunione dei genitori, durante la quale siamo riusciti a sintetizzare tutto d’un botto quello spirito che ci ha accompagnati per ventisei ore, contrassegnato nella realtà dalla fusione di tutti i fazzolettoni in uno unico: quello blu con il bordo tricolore che accompagnerà in Giappone il Contingente Italiano!
A presto gente, ci si vede a febbraio!
Le redattrici,
Elisa e Cecilia
JAMBOREE 2015: PIÙ VICINO DI UN PASSO
Se qualcuno mi chiedesse quando inizia il Jamboree, gli risponderei è iniziato con il campetto dal 31 ottobre al 2 novembre.
Perché, come hanno detto anche i capi del nostro reparto di formazione, il Jamboree non è solo i giorni che passeremo in Giappone, ma anche il percorso che compiamo per arrivare lì uniti, a partire dai tre giorni di campetto a Ostia Antica in cui il reparto “Grazia Deledda” si è incontrato per la prima volta.
La cosa migliore di questo reparto di formazione? È un reparto interregionale. Infatti gli esploratori, le guide e i capi che lo formano vengono da quattro regioni: Lazio, Sardegna, Umbria e Molise. Questo ci ha dato subito un assaggio di cosa sarà il Jamboree, la “marmellata di popoli” (Jam in inglese vuol dire proprio marmellata): incontrare scout con usanze diverse dalle nostre eppure fratelli di tutti quanti.
Un piccolissimo esempio è che ciascuno di noi porta usanze diverse, anche all’interno della stessa città o regione. Al campetto ogni membro del reparto ha portato un piatto tipico del proprio paese per imparare a conoscere anche le regioni, non solo le persone che le abitano! Poi, ovviamente, c’è stata la cena composta da questi cibi, che è stata degustata molto allegramente. Dico solo che non è avanzato nulla.
La mattina del 1° novembre, abbiamo avuto il piacere di una visita guidata all’area archeologica di Ostia Antica, vicino al luogo del nostro campetto. Le rovine erano conosciute solo da alcuni ragazzi del Lazio (la maggioranza, venendo da altre regioni, non le aveva mai viste). Per tutti è stata educativa senza essere pesante, grazie alla caccia al tesoro di squadriglia che ci ha dato modo di abituarci agli spostamenti insieme.
Un cambusiere che ci ha assistito era stato al Jamboree 2010 ci ha mostrato delle foto del suo Jamboree ma anche il fazzolettone e le piantine. Insomma, ci ha dato un’idea più concreta di quello che ci aspetta.
E poi ci siamo conosciuti meglio attraverso il montare e smontare le tende; scappavano domande da ogni parte, per non parlare della coordinazione necessaria per entrambe le attività. E collaborando siamo diventati squadriglia: Linci, Puma, Orsi e Leoni.
Cosa posso dire di questa prima esperienza se non che è stata perfetta? Un reparto di ragazzi motivati, pronti a partire per affrontare un’esperienza unica e uniti dalla passione per lo scautismo. Siamo veramente parati!
Livia Alegi
INIZIA L'AVVENTURA: FEDERICO FELLINI
Dal 31 Ottobre al 2 Novembre 36 esploratori e guide tra i 13 e 15 anni (tra cui io!) si sono ritrovati e hanno partecipato al primo campetto (o uscita, come dir si voglia) del Reparto Emilia Romagna 1 che tra meno di un anno partirà alla volta del Giappone per incontrare migliaia e migliaia di altri scout provenienti da tutto il mondo al grande evento che è il Jamboree. Qualcuno già si conosceva all’interno delle varie zone, ma siamo andati oltre e,nello spirito del Jamboree, ci siamo “buttati” (come ci hanno indicato i capi) a conoscere gli altri compagni di avventura.
La prima serata è cominciata con una gustosa cena a base di piatti tipici che ognuno di noi aveva portato (per la serie, dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei), ed è continuata con un’attività finalizzata a conoscerci meglio attraverso immagini che ci rappresentano che avevamo preparato a casa.
Il giorno seguente si è subito rivelato impegnativo: al mattino si è svolta un’attività per scoprire a chi era intitolato il nostro reparto, Federico Fellini, e, dopo la messa è stato ufficialmente aperto il reparto con la presenza di Nicolò e Paolo (Capo e Aiuto Capo del Contingente FIS) ed Elena (Incaricata Regionale della branca E/G). A questo primo incontro ne sono seguiti altri: con il Vescovo di Carpi, che è rimasto con noi anche a pranzo, e nel pomeriggio con Marco (responsabile della zona di Carpi), un capo scout americano che aveva partecipato al Jamboree in Svezia di nome Gentner F. Drummond, e il Sindaco di Carpi.
Nel tardo pomeriggio, in gruppetti abbiamo preparato cose da proporre al reparto, inerenti alla cultura giapponese.
Il giorno dopo è arrivato il tanto atteso momento di formare le squadriglie; questo è stato articolato in un gioco a tema ninja e samurai, e dopodiché ogni squadriglia ha scelto il proprio animale e urlo: Aquile, Cinghiali, Lupi e Leoni.
Al pomeriggio è terminata l’uscita e a malincuore siamo tornati ognuno alla propria abitazione, non prima di aver chiuso con il consueto Voga e si esserci dati appuntamento il 14 e 15 Marzo. A presto amici!
Reparto Federico Fellini
Emilia Romagna 1
Laura Bassi: comincia l'Avventura!
Il primo campetto di Emilia Romagna 2 è iniziato in maniera “timorosa” per molti di noi anche se qualcuno si conosceva già.
A rompere il ghiaccio sono stati i nostri capi reparto (Paolo, Maria, Irene e don Stefano)che si sono presentati rivelandosi subito carichi e molto simpatici.
Per quel che mi riguarda questo clima di riservatezza è finito quando, poco prima della Messa, abbiamo iniziato a parlare di come in ogni reparto si ottiene il nome di totem parlando delle varie prove e difficoltà da superare.
Questo è servito a creare un clima amichevole e divertente. Lorenzo è stata la prima persona con cui mi sono relazionato e subito siamo diventati amici. Durante il campetto poi ho avuto modo di conoscere quasi tutti e sono veramente felice e orgoglioso dei miei compagni di avventura. Arrivata al sera abbiamo svolto un’ attività per conoscerci ancora meglio ed è stata molto bella perché si sono saldate altre amicizie e scoperte cose interessanti su persone conosciute poche ore prima.
Dopo cena abbiamo concluso la giornata con un’altra attività in tema giapponese(il perché mi pare chiaro).
Il mattino seguente abbiamo svolto un gioco a basi con varie immagini ed oggetti ciò è servito per farci scoprire il nome del reparto Emilia Romagna 2 ovvero Laura Bassi.
Infine pranzo, arrivo dei nostri capi e saluti.
Anche il momento dei saluti è stato emozionante perché ho sentito che qualcosa di grande mi univa a questi nuovi amici.
A presto!!!!!
Enrico (Predappio 1)
Tante storia, un'unica direzione!
Ecco il video di presentazione del reparto Alda Merini!
Energia direzione Giappone!
Energia! Questa la sintesi del campetto del Reparto CNGEI “Sud Italia – Eduardo de Filippo” che ha visto 58 esploratori incontrarsi venerdì 31 ottobre e vivere per tre giorni in un susseguirsi di emozioni, avventure e nuove scoperte.
L’atmosfera di Capranica, luogo del campetto in provincia di Viterbo, è stata travolgente ed ha visto i ragazzi da un lato impegnarsi per la riuscita personale e dall’altro per l’intero gruppo. Nessun problema di conoscenza come se tutti fossero amici da diverso tempo, grande spirito di squadra, ma soprattutto un’allegria contagiosa che ha permesso a ciascuno di vivere con grande consapevolezza questi tre giorni.
Ma l’energia non si è vista solo negli sguardi degli esploratori e dei capi presenti al campo. La si respirava anche in tutto ciò che veniva fatto ed in tutto ciò che veniva pensato: ogni attività si è coperta di una magia diversa e l’energia trasmessa era rivolta al Giappone ed al tragitto appena iniziato.
Pensieri messi su carta nel costruire la valigia da viaggio, mani che si muovevano minuziosamente per dar vita ad origami e bambole kokeshi, storie inventate per creare nuovi manga in stile “WSJ15”.
Così il reparto sud si è immerso nel paese del Sol Levante e l’energia era talmente tanta da permettere a lanterne cariche di sogni ed aspettative di volare in alto, sui quei cieli laziali che hanno visto giovani sognanti esploratori dare del loro meglio.
Beatrice, esploratrice di Arezzo, ha raccontato come dal Jamboree si aspetti “la possibilità di conoscere molte persone di culture diverse” mentre Ginevra del Firenze 3 se da un lato “non vede l’ora di buttarsi a capofitto in questa esperienza” dall’altro “ha paura di essere scartata al termine di queste giornate e quindi di non poter continuare a sperare di partecipare al Jamboree”. “E’ evidente – continua Ginevra – che io comunque sono venuta qui per divertirmi e sperare di farcela, quindi tendo a pensare solamente a cose belle”.
Gianmarco, Domenico e Lello sono arrivati dalla Campania e nello specifico da S. Sebastiano al Vesuvio, sanno che non tutti ce la faranno ad andare in Giappone e se questo rappresenta un piccolo timore sono allo stesso modo convinti che “comunque vada, questi giorni saranno importanti perché consentiranno di conoscere nuove persone e magari di costruire delle amicizie che potranno essere portate avanti”.
Secondo Lello l’aspetto più bello è stato “arrivare alla stazione di Capranica e scambiarci sguardi timidi che si sono rivelati subito espressioni di profonda complicità”.
Non sono mancati momenti di riflessione sull’enorme fortuna di poter intraprendere un viaggio come il Jamboree, un viaggio diverso da tutti gli altri: puro confronto con il mondo, aria d’internazionalità respirata ad ogni passo, piacere nel condividere e voglia di stringere mani di colore diverso per giocare tutti insieme al grande gioco che è lo scautismo.
Ora alcuni esploratori dovranno interrompere questo cammino, ma non mancherà in loro la consapevolezza di aver vissuto tre giorni importanti e di essere stati essi stessi partecipi nella costruzione della strada che porta dritta al Giappone.
300 giorni per sognare
Kon’nichiwa!
(…per coloro di voi che sono ancora un po’ arrugginiti con il giapponese vuol dire ciao…)
Per prima cosa mi presento: mi chiamo Nicolò e ho l’onore di essere il Capo Contingente della Federazione Italiana dello Scautismo al World Scout Jamboree 2015 in Giappone. Non pensate chissà cosa… sono un capo dell’AGESCI e un “nomale” (più o meno) ragazzo romagnolo di 32 anni a cui è stato chiesto di coordinare la partecipazione del Contingente Italiano al Jamboree: sinceramente non ci ho dovuto pensare su molto… mi ci sono buttato a capofitto, l’avventura era troppo grande per non essere vissuta! Per fortuna in questa responsabilità non sono da solo (sarebbe impensabile!): Nicoletta del CNGEI mi accompagna come Tesoriera Federale, poi sempre dal CNGEI ci sono Filippo (Capo Contingente) e Diego (Vice-Capo Contingente); per l’AGESCI ecco Chiara, Carmelo e Don Andrea (Capi Contingente e Assistente Ecclesiastico). Insieme formiamo la Direzione di Contingente, insomma siamo quelli che prendono le decisioni più importanti e hanno la responsabilità ultima che per tutti i 950 partecipanti italiani il Jamboree sia un’esperienza unica ed indimenticabile. Una bella sfida che vogliamo vivere davvero come Federazione, AGESCI e CNGEI insieme. Oltre alla Direzione c’è anche la Staff di Contingente, in totale circa 30 capi di entrambe le associazioni che si stanno dedicando con passione e competenza a preparare ogni piccolo dettaglio. E poi chi c’è? Mancano ovviamente gli elementi più importanti: 840 partecipanti divisi in reparti e una compagnia. Loro saranno il cuore del nostro Contingente, i principali protagonisti di questo sogno che a poco a poco sta diventando realtà! Manca all’appello una risorsa imprescindibile di ogni Jamboree: l’International Service Team (IST) composto da circa 100 Rover/Scolte e Capi AGESCI e CNGEI. Senza di loro, e gli IST di tutti gli altri contingenti, il campo non potrà andare avanti quindi non possiamo far altro che ringraziarli fin da ora per il servizio che svolgeranno!
Tutti insieme rappresenteremo la FIS e l’Italia davanti al mondo intero radunato al Jamboree.
Certo è un’incredibile fortuna… ma anche una grande responsabilità per tutti noi!
Sono stato già a due Jamboree e vi assicuro infatti che quello che vivremo sarà speciale: ne capitano poche di esperienze così nella vita e noi fortunati che partiremo abbiamo il dovere di vivere al massimo ogni singolo istante di questo incredibile viaggio e riportarne a casa tutto il meglio. Dobbiamo essere gli occhi, le orecchie, il naso e la bocca di tutti gli scout italiani che rimarranno a casa.
Per visitare il luogo del Jamboree ed incontrare i capi contingenti degli altri paesi sono stato in Giappone già due volte: vi assicuro che è un paese molto bello e davvero affascinante. Anche per questi motivi ci siamo impegnati come Staff di Contingente per garantire a tutti di visitare un po’ del Giappone prima di recarci al luogo del campo. I partecipanti vivranno infatti la Home Hospitality (HoHo) nella zona di Kyoto ospitati da famiglie giapponesi mentre gli IST faranno un piccolo tour di alcuni giorni nella stessa zona. Non potevamo andare dall’altra parte del mondo e lasciarci scappare l’occasione di non visitare almeno un po’ il paese che ci ospita.
Ad oggi mancano circa 300 giorni alla nostra partenza. 300 giorni per sognare e prepararci al meglio a vivere questa incredibile avvenuta. A breve inizieranno i campetti di preparazione delle unità e degli IST. Come Staff di Contingente vogliamo accompagnarli e supportarli il più possibile perché riteniamo siamo momenti importantissimi nel cammino verso il Jamboree.
Per concludere voglio dire grazie a tutti i membri dell’intero Contingente Italiano: grazie per avere avuto il coraggio di buttarvi in questa folle avventura e di tutto l’impegno che ci metterete! Sono convinto che insieme e facendo del nostro meglio vivremo un’esperienza indimenticabile per noi e per la Federazione Italiana dello Scautismo.
Il sogno di ogni scout si realizzerà dal 28 Luglio all’ 8 Agosto 2015 in Giappone, e noi ne faremo parte insieme ad altri 30.000 fratelli e sorelle da ogni parte del mondo.
(pelle d’oca anche solo pensarci)
Ora è giunto il momento di partire davvero per questa avventura! Che il viaggio abbia inizio…
Yours in Scouting,
Nicolò